Eccomi finalmente con l'ottavo capito della mia storia.
Vi lascio come sempre i link ai capitoli precedenti per consentirvi di recuperarli nel caso in cui non li aveste ancora letti o voleste semplicemente riprendere il filo del racconto.
Non mi resta che augurarvi buona lettura .
Capitolo
ottavo
Greta
era consapevole del fatto che stava cacciandosi in un guaio: ma non
ne poteva più di passare tutti i suoi pomeriggi chiusa in casa.
Sara
era ancora impegnata con i preparativi per la cena.
Approfittò
di un momento in cui dava le spalle alla finestra e sgattaiolò fuori
del giardino , aprendo appena il cancello per non
farlo cigolare.
Luna
aprì gli occhi e si voltò a guardarla , silenziosa. Quindi guardò
verso la casa , forse per assicurarsi che Sara vedesse ciò che stava
succedendo.
Svogliatamente si alzò, decisa infine a seguire la bambina.
"Se ci scoprono sono guai..."
Luna
la guardò con aria interrogativa e prese a camminare accanto a lei .
Greta
aveva visto il ponte che univa le due sponde del canale
fiancheggiante la casa dalla finestra della sua camera.
Aveva
invidiato quelle famiglie in bici , che percorrevano il sentiero in
direzione del lago e aveva più volte immaginato di unirsi a loro .
Affrettò
il passo, continuando a guardarsi le spalle , nel timore che Sara la
stesse già cercando.
"Forza Luna, voglio arrivare fino al lago"
La
cagnolina corse fino al ponte e una volta lì iniziò ad abbaiare
scodinzolando , invitando Greta a raggiungerla.
Insieme
lo attraversarono e si ritrovarono sul sentiero completamente deserto
a quell'ora.
Il
sole iniziava a tramontare , c'era ancora luce a sufficienza per
andare e tornare , pensò la bambina.
Tuttavia
accelerò il passo .
Ci
vollero una decina di minuti per arrivare fino alla spiaggia.
Non
c'era nessuno , fatta eccezione per un pescatore , intento ad
infilare l'esca ad un amo.
Greta
raccolse un bastone da terra .
Sulle
prime Luna pensò di accontentarla, ma quando vide cadere il bastone
in acqua, tentò un timido approccio con il freddo elemento e si
ritrasse , decisamente convinta a a lasciare il bastone al suo
destino.
Quindi
iniziò a correre su e giù per la riva . Le scarpe si stavano riempiendo di terra , così decise di toglierle posandole sull'erba, lontane
dall'acqua.
A
piedi nudi pensò di bagnarsi.
Il
pescatore si voltò verso di loro , lo sguardo accigliato e
infastidito dalla confusione che quel cane e quella ragazzina stavano
facendo , spaventando i pesci .
Indifferente
Greta lo salutò con un cenno della mano e riprese a rincorrersi con
Luna.
Il
pescatore bofonchiò qualcosa e riprese a fissare le acque calme del
lago.
La
bambina vide un pontile che dalla riva arrivava fino al centro del
lago , al quale erano ormeggiate piccole barche e alcuni pedalò che
i turisti utilizzavano per le loro escursioni.
C'era
infatti, sulla riva , all'ombra dei pioppi, una piccola costruzione
in legno , e un cartello che spiegava come noleggiare una barca o un
pedalò e illustrava le tariffe orarie.
Ovviamente
a quell'ora era tutto chiuso. Anche un piccolo bar , che
probabilmente restava aperto solo durante le ore in cui la spiaggia
era frequentata dai turisti.
Greta cominciò a camminare sul pontile , incitando Luna a seguirla.
Ma la cagnolina non voleva saperne di passare su quella specie di
passerella traballante e rimase sulla riva abbaiando , per richiamare
indietro la bambina.
Il
pescatore voltò appena la testa verso di loro , scrollando le spalle
, infastidito , pensando che se si fossero cacciate nei guai se la
sarebbero dovuta sbrigare da sole: non aveva tempo da perdere lui!
Greta
continuò a correre sul pontile, voltandosi di tanto in tanto per
assicurarsi che Luna avesse preso a seguirla e per continuare ad
incoraggiarla.
Un
gabbiano si posò proprio alla fine del pontile , subito seguito da una
cornacchia.
Greta
li vide stare lì , a lasciarsi dondolare .
Pensò
che forse avrebbe potuto anche toccarli , se non avessero avuto paura
di lei
Quindi
rallentò il passo e iniziò ad avvicinarsi a loro piano piano ,
quasi in punta di piedi.
Era
giunta proprio vicina , le bastava allungare una mano per poter
toccare la testolina del gabbiano .
I
due uccelli sembravano guardarla incuriositi.
La
cornacchia fu la prima a spiccare il volo ,gracchiando e raggiungendo
la riva .
Il
gabbiano rimase ancora un po' lì , con i suoi occhietti neri ,
curiosi e stupiti.
Greta
si allungò ancora , lo aveva quasi raggiunto , quando il pennuto
pensò bene di spiccare il volo. La bambina, completamente sbilanciata in avanti, perse l'equilibrio e cadde goffamente in acqua.
Il
pescatore che aveva seguito tutta la scena con apprensione e fastidio
balzò in piedi e raggiunse il pontile correndo in direzione di Luna
che ora abbaiava , spaventata dalle grida della bambina.
L'uomo
non ci pensò un momento e si buttò in acqua . Raggiunse la piccola
che aveva smesso di gridare nel tentativo di restare a galla : ma la
paura , e l'acqua fredda avevano già preso il sopravvento e la
bambina stava per scomparire nelle acque scure del lago.
Il
pescatore la raggiunse giusto in tempo .L'afferrò e cerco di
trascinarla verso il pontile .
Tentò
di risalire , ma il peso della bambina e dei vestiti zuppi , gli
impedivano di avere agilità nei movimenti.
Tuttavia
, sebbene a fatica , riuscì a tirare su la bambina e a poggiarla sul
pontile .
Quindi
salì anche lui : Greta aveva perso conoscenza .
Sicuramente era solo sotto choc: era infatti riuscito a raggiungerla proprio un istante prima che la testa scomparisse sott'acqua.
Si guardò intorno . Non c'era anima viva. Stava iniziando a calare la sera . Un vento lieve accarezzava i pioppi e la superficie del lago , increspandola appena e facendo dondolare ancor più il vecchio pontile.
Si guardò intorno . Non c'era anima viva. Stava iniziando a calare la sera . Un vento lieve accarezzava i pioppi e la superficie del lago , increspandola appena e facendo dondolare ancor più il vecchio pontile.
Il pescatore prese in braccio Greta e si affrettò a raggiungere la riva , dove Luna non
aveva smesso di abbaiare neppure un secondo.
Appena posò la bambina sull'erba , il cane iniziò ad
annusarla e a leccarla.
Fu
allora che realizzò di non sapere nulla di loro e di non avere idea
di dove potesse accompagnarle.
Poi
gli venne in mente che il posto più vicino era il Bed and Breakfast
Fiore.
Forse
loro conoscevano la bambina , magari era un'ospite della
struttura.
Si
affrettò a raggiungere la sua Ape ,parcheggiata alla fine del
sentiero , prima dell'inizio della spiaggia, seguito da Luna che non
perdeva di vista Greta neppure per un momento.
L'uomo
adagiò la piccola su una coperta che teneva sul pianale per quando
le serate si facevano più fresche e prolungava i suoi pomeriggi di
pesca fino a tardi.
Fece
cenno a Luna di salire anche lei .
Il
cane si accovacciò vicino alla bambina ,poggiandole la testa sulla pancia.
L'uomo
raccolse in fretta la sua attrezzatura e partì in direzione del Bed
and Breakfast.
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Colpo di scena! E ora Greta.... come tutti i bambini è imprevedibile.
RispondiEliminaBello Clelia! Brava!
Ps visto che sei così brava non ti va di partecipare ad insieme raccontiamo? 😉😆😆😆😆
Bacio!
Grazie Pat, perché no ? devo dire che ci ho pensato più volte ma devo trovare il tempo di capire come funziona..... mi prometto sempre di farlo e poi non ci riesco ...ma rimedierò quanto prima ...
Eliminaun bacione
me lo leggo con calma nel fine settimana ma immagino già che sarà un'altra meraviglie delle tue... l'ottava, come suol dirsi...
RispondiEliminaun bacione grande cara Clelia!
Ciao cara,
Eliminacome al solito sei troppo generosa con me....Ti ringrazio e spero sempre di non deludere le tue aspettative..ti abbraccio
buon fine settimana
Clelia
Un bel colpo di scena! Sai proprio tenerci con il fiato sospeso cara Clelia.
RispondiEliminaUn abbraccio
Maria
Che gusto c'è se vi svelo tutto subito?
EliminaUn bacione Maria
a presto
Clelia