I MIEI LETTORI

giovedì 31 agosto 2017

Un tè con l'autore: Incontriamo Leonardo Patrignani

Sono tornata. Le vacanze, purtroppo,  sono finite.

Come sempre non ho tenuto fede neppure ad uno dei programmi che mi ero prefissata di seguire in questi giorni di stacco totale dalla routine.

D'altra parte le vacanze sono fatte anche per questo no? Trasgredire a tutte le regole , nessuna esclusa :-)

E così, volevo finire il mio romanzo e a malapena sono riuscita a rileggere quanto scritto e correggerlo (più lo leggo e più penso che forse dovrei rinunciare a questo progetto.Ma sono testarda e persevero)

Volevo leggere tutti i libri che avevo sul comodino in attesa da mesi e ne ho letto soltanto uno (ve ne parlerò)

Insomma, come sempre fiasco totale su tutta la programmazione :-)


Però , non ho smesso di cercare autori , o creativi da intervistare e quindi eccomi qui con un autore che forse voi già conoscete , e che io ho scoperto invece per caso, restandone molto colpita.

Autore di  Multiversum , una saga di successo edita da Mondadori , ha accettato di raccontarsi,  e quindi è con vera emozione che vi presento Leonardo Patrignani.

D. Benvenuto ad "Un tè con l'autore" Leonardo.  Ho scoperto che, oltre che scrittore sei anche un musicista , nonché autore di canzoni. Vorresti raccontarci qualcosa di te?

Ho sempre cercato di esprimermi attraverso le arti. In particolar modo musica e scrittura, passando attraverso recitazione teatrale e doppiaggio. Dal 1999 al 2004 sono stato cantante e autore di una heavy metalband chiamata Beholder, con cui ho pubblicato tre dischi. 

Anni indimenticabili, pieni di energia. 

Ma la scrittura ha sempre fatto parte della mia vita, sin da quando ero piccolo e inventavo fumetti western o provavo a scrivere i primi brevi racconti con la Olivetti Lettera 35, ormai un oggetto vintage.

D. Il tuo "There" diventerà un film: quali emozioni suscita in te l'idea di vedere una tua storia sul grande schermo?

Ho un approccio piuttosto "cinematografico" alla scrittura, quindi sono sempre curioso di vedere come un mio romanzo possa trasformarsi in una sceneggiatura.

Il discorso a proposito di There non è così semplice come sembra. 

La strada è lunga e in salita, e va detto che vendere l'opzione sui diritti cinema non significa automaticamente ritrovarsi sul set il mese dopo. 

Ma incrociamo le dita, sarebbe una sfida davvero affascinante e il tema è universale, per qualsiasi genere di spettatore.

D. Uno scrittore quali super poteri ha? Come potrebbe cambiare e salvare il mondo?

Le parole sono tutto nella vita. Possono spostare equilibri mondiali. Possono dare speranza, aiutare in un momento difficile, motivare, oppure distruggere, far stare male, far sentire a disagio. 

L'uso che ne facciamo è cruciale per la nostra storia personale e per quella dell'intero pianeta.

Un autore può senza dubbio trasmettere messaggi importanti, utilizzando il mezzo narrativo per comunicare ai propri lettori la sua visione del mondo. 

Direi che non è male, come superpotere, riuscire a penetrare nella mente di una persona che non si conosce neanche, e magari influenzarne i pensieri.

D. Il tuo ultimo lavoro "Time Deal": fantascienza , amore, adrenalina . Portaci con te ad Aurora...

Siamo in un'isola nel mezzo del pacifico. Un luogo di sopravvissuti, a seguito di una guerra nucleare che pare aver spazzato via il resto degli abitanti del pianeta. 

Qui si scopre e viene diffuso un farmaco in grado di arrestare l'invecchiamento cellulare e donare una vita potenzialmente eterna. 

Di fronte al dilemma di accettare o meno un percorso irreversibile del genere, la metropoli si spacca in due, e seguiremo le vicende di alcuni ragazzi e dei loro antagonisti, ovvero i vertici di una casa farmaceutica che stanno pian piano prendendo il controllo dell'intera isola, e di conseguenza del mondo. 

D. Chi è Leonardo nella vita di tutti i giorni?

Un padre di due splendidi bambini, e dunque un marito e in un certo senso un "uomo di casa", visto che lavoro ogni giorno al mio computer, nel paese in cui abito, e non ho un vero e proprio ufficio da raggiungere nel mezzo della giungla cittadina milanese. 

Il tempo che non trascorro tra i libri, lo dedico solitamente ai bambini e a mia moglie. 

Ma gioco anche a calcio, divoro serie su Netflix, non perdo occasione per un pranzo a base di sushi... 

D. Quando e come nasce l'idea per una nuova storia?

È una scintilla che scatta spesso quando meno te l'aspetti, mentre stai facendo qualcosa di abitudinario e il tuo cervello è evidentemente altrove in cerca di ispirazione. 

Da quel seme nasce una riflessione più attenta sull'eventuale sviluppo, e da quella riflessione scaturisce un primo confronto "di mercato" con il tuo agente letterario, o con qualche collega fidato a cui racconti anche il singolo spunto, per capire se può rappresentare l'innesco di una vera storia. 

La scintilla è magia. Tutto il resto è mestiere. 

D. Pensi mai a quando, magari tra mille anni, i tuoi libri capiteranno tra le mani di un lettore del futuro?

Mi è capitato di pensarci di recente, mentre riflettevo sul Time Deal e sulle tematiche ambientali relative al surriscaldamento globale e all'inquinamento. 

Non oso immaginare come sarà messo questo pianeta tra cent'anni. 

Magari per un lettore del futuro la mia soffocante ambientazione sarà una spiacevole abitudine. 

Forse, in quel caso, ci sarà davvero bisogno di un biglietto per Aurora.

Vi lascio alla scoperta di Aurora e del mondo di Leonardo .


A presto 


Clelia

Intervista pubblicata anche su latinacorriere.it