Ad Un tè con l'autore oggi è ospite Davide Rossi . Da poco ha pubblicato il suo E alla fine c'è la vita ed è qui per raccontarci la sua storia e presentarci la sua opera.
Ciao
Davide benvenuto nel mio salotto virtuale. Raccontaci qualcosa di te
Ciao
Clelia, grazie per questa magnifica opportunità.
Sono uno scrittore
indipendente, che ha pubblicato la sua prima opera “E alla fine c’è
la vita”, e che con fatica e tanto impegno cerca di emergere e di
portare all’attenzione del maggior numero di persone possibile tale
scritto.
Nel
frattempo lavoro come operatore farmaceutico,
vivo, scrivo, ascolto musica, guardo film, vado a mostre... diciamo
che cerco di nutrirmi di aria fresca, fino a quando ce ne sarà
Cosa
rappresenta per te scrivere?
Sfogo,
libertà, vita parallela.
Quando inizio un nuovo racconto mi immergo
in quelle vicende, vivo altre vite, penso a queste, le elaboro,
soffro con i protagonisti, mi immedesimo in loro, nel vissuto.
Scrivere è una fatica per l’anima, ma serve anche a svuotarla dal
peso che quotidianamente accumuliamo su di essa, cumuli di sentimenti
e sensazioni che cristallizzano e l’appesantiscono, scrivere ci
alleggerisce, in alcuni casi è terapeutico.
Perché
dovremmo leggere il tuo libro?
Perché è un manifesto pop dei giovani d’oggi.
Una sequenza di fotogrammi
che li descrive, fotografandoli durante la loro quotidiana
disillusione verso un futuro che non li vede coinvolti.
Un racconto
senza moralismi o falsi perbenismi sulle difficoltà di un ragazzo
alle prese con il passaggio alla vita adulta, scritto senza fronzoli
letterari o estetismi, un pugno dritto allo stomaco, che lascia senza
respiro.
Cosa
pensi dei giovani d'oggi? Li vedi più come barche alla deriva o
pensi che siano comunque in grado di cavalcare l'onda ?
Oggi
i giovani hanno una grande possibilità: rappresentare la speranza
verso il futuro!
Devono lottare contro questa società che li deride
e li censura, mascherandosi dietro il falso mito del cambiamento e
della volontà di farli emergere. Resistere e lottare, senza
arrendersi, cavalcando l’onda.
Come
nasce e come sviluppa un'idea?
La
faccio crescere dentro di me, provo a scrivere, la sviluppo
attraverso la visione di film o la lettura di libri, racconti.
Il più
delle volte mi limito a vivere la quotidianità, è un ottimo
carburante per la creatività.
Secondo
te uno scrittore deve anche essere un buon lettore oppure è meglio
tenersi lontani dalla letteratura altrui per non restarne
condizionato?
Uno
scrittore deve essere soprattutto un lettore.
Il rischio è quello di
creare dei minestroni illeggibili, frutto si della creatività, ma
senza alcuna logica o schema che un romanzo in ogni caso necessita.
Un
autore che ti è rimasto nel cuore
Ne
dirò due se permetti: Tiziano Sclavi, autore di Dylan Dog, e Beppe
Fenoglio
tre
consigli fondamentali per gli aspiranti scrittori
Leggere
continuamente;
rileggere e valutare criticamente ciò che si scrive;
scrivere in continuazione, anche quando non si è ispirati.
I
tuoi progetti di scrittura per il prossimo futuro
Un
nuovo romanzo! Ho quasi finito di revisionarlo, credo che per aprile
comincerò a proporlo al mondo dell’editoria.
Contemporaneamente
inizierò un altro progetto atto a promuoverlo... vedremo come andrà
a finire.
Saluto e ringrazio ancora Davide per averci fatto conoscere il suo libro.
Ricordo agli autori che volessero essere ospiti della mia rubrica di contattarmi via email
io.clelia@gmail.com
A presto
Clelia
Cara Clelia, trovo molto interessante questa intervista.
RispondiEliminaQui da te ogni post lo fai con chiarezza, e è sempre un piacere passare da te.
Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso caro,
Eliminae tu sei sempre molto gentile . Un abbraccio :-)