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martedì 9 luglio 2019

L'angolo della Gabry: i quadretti poveri e le monete del papa

Sono trascorsi diversi giorni dall'ultima volta che ci siamo incontrati qui sul blog. 

Rubo solo qualche rigo a Gabriella per dirvi che sono molto grata a lei che con i suoi contributi riesce a tener vivo questo luogo che non voglio assolutamente abbandonare nonostante il particolare momento che sto vivendo che mi sta allontanando da uno dei pochi spazi in cui davvero mi sento a casa.

La malattia di mia suocera mi ha scaraventata con prepotenza in un mondo parallelo fatto di sofferenza e solitudine che mi stanno svuotando la mente e il cuore ,inaridendo i pensieri e i sogni e anche ogni spirito creativo.

Per fortuna ci siete voi con i vostri blog , con le vostre creazioni e i vostri articoli a ricordarmi che là fuori c'è  una realtà ancora tutta da scoprire fatta di emozioni  e di voglia di vivere.

Vi leggo e vi seguo nonostante tutto e nonostante tutto cerco di mantenere vivo ancora il blog,  grazie al prezioso aiuto di Gabriella che oggi vi parlerà dei suoi quadri poveri e delle monete del papa, una pianta davvero sorprendente.

Baci 

Clelia



Eccomi qua , dalla calda ed afosa Toscana pronta a parlarvi dei "quadretti poveri" , un'idea nata dal desiderio di riciclare oggetti e materiali che , diversamente , verrebbero smaltiti in maniera più o meno scorretta.

Per la loro realizzazione occorrono davvero pochissime cose:


  • del polistirolo di recupero
  • dei coperchi di legno o di plastica dei contenitori (io me li faccio mettere da parte al supermercato) 
  • un trincetto 
  • dei colori acrilici





Mescoliamo per bene il tutto con un pizzico di fantasia et voilà , il gioco è fatto.




Che ve ne pare ? Io li utilizzo per decorare la parete che corre lungo le scale ma sarebbero molto carini anche nella cameretta dei bimbi . 





Ora voglio invece parlarvi della Lunaria comunemente chiamata  "monete del papa".

E' una bella pianta rustica perenne che ben si adatta alle basse e alle alte temperature.





I semi della mia pianta mi sono stati regalati da mia cugina che li aveva raccolti all'eremo della Verna , quindi ad una certa altitudine ma. nonostante io abiti in pianura ne ho sperimentata la semina.

Va subito detto che nei primi dodici mesi dalla semina la pianta non fa fiori ma solo delle belle foglie palmate di un verde intenso.

A partire dal secondo anno , come si vede dalle foto , la pianta fiorisce .

Esistono diversi colori della specie che vanno dal bianco al viola scuro . E' una pianta molto ornamentale e , nel periodo di fioritura ( aprile/maggio), regala al giardino un tocco di allegria.

Come detto , la pianta è piuttosto rustica per cui non esige particolari attenzioni al di là di una regolare annaffiatura (non troppo abbondante)e una concimazione annuale. Poi va avanti da sola.

Terminata la fioritura , la pianta inizia a produrre delle silique (frutti) dal contorno ovoidale( come si evince dalla foto. 



Quando saranno ben secche le silique verranno recise.

Il processo di essiccazione dura circa un mese e mezzo: durante questo periodo la pianta cambia gradatamente colore passando dal verde al violaceo , quindi al giallo . Fino alla completa essiccazione .

Una volta recisa la pianta possiamo comporre dei mazzi ornamentali delle dimensioni che più ci piacciono.


Separiamo manualmente i semi da ogni siliqua e ne rimane dunque il diaframma centrale che , come si evince dalla foto , è di un bel colore madreperla.

Ovviamente i semi verranno utilizzati per dare vita ad altre piante , in un magico circolo vitale .

Io ho creato queste composizioni utilizzando come vasi delle damigiane di vetro vuote che ho decorato con semplici disegni. 

Questo è il risultato finale ! Cosa ne pensate?





Un grande abbraccio a tutti.

Gabry

1 commento:

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