I MIEI LETTORI

lunedì 19 giugno 2017

Un tè con l'autore. Incontriamo Marco Isone

Benvenuti a questo nuovo appuntamento con Un tè con l'autore .




L'ospite di oggi è Marco Isone, uno scrittore pontino : la terra in cui vivo è terra fertile per artisti , scrittori , e creativi.

Marco ha un cuore giovane, una testa piena di  idee, e una passione grande per la scrittura.

Andiamo a conoscerlo meglio .




D. Ciao Marco , benvenuto . Ci racconti il tuo percorso di crescita nel mondo della scrittura?

 Nasco con la prima proposta editoriale all’età di quindici anni, rifiutata perché a pagamento.

 Poi esperienze teatrali e musicali che mi hanno arricchito, senza trascurare quella relativa ad interessi legati al mondo economico. 

Sino al 2012, anno in cui partecipo a Giallo Latino,  risultando tra i finalisti e quindi pubblicato, evento replicato nel 2013 e nel 2015. 

Nel 2013 incontro Maurizio Tartaglione, con il quale creiamo due cortometraggi, su miei testi:  Giulia per la regia di Christian Antonilli ed Un Bambino Felice di Simone Fabiani. 

Il primo ha partecipato alle selezioni al Berliner Festival. 

Nel 2014 l’incontro con la casa editrice Leucotea con la quale produciamo: nel 2014 Mi-51, nel 2015 
Alfa e Omega, nel 2016  Emme, con un discreto ritorno di pubblico.





D. Ti senti più poeta o più narratore?

Io sono io, e qualsiasi genere abbraccerò sarà sempre il mio.

D. Il genere letterario che maggiormente incontra i tuoi gusti e perché

 Il fantasioso, l’irreale, il fantastico, ma finemente legato alla realtà circostante.

D. Le cinque qualità che non devono mai mancare ad un aspirante scrittore secondo Marco

Umiltà, umiltà, umiltà, umiltà e sempre umiltà.


D. Ci parli del tuo ultimo libro?

Genesia. Un giorno, avevo scritto una pagina e mezza di una storia, ero bloccato.

Per distrarmi incontro sul web una scrittrice di La Spezia e le inoltro l’idea, chiedendo di darmene un giudizio. 

Lei invece mi risponde inoltrandomi un’altra pagina e mezza, prosieguo della prima e così siamo andati avanti.

D. Quando si scrive un libro , una poesia, o magari anche semplicemente un post in un blog, si scrive per comunicare ad altri qualcosa. Cosa vuoi che arrivi ai tuoi lettori ? 

 Non credo nella comunicazione scritta. Io non comunico nulla, accompagno il lettore in un viaggio fantastico, in un corridoio pieno di immagini, i miei libri sono libri in presa diretta.

D. Hai già in mente cosa scrivere nel prossimo futuro?

Certamente sto lavorando a Segrete Speranze.

D. Che tipo di lettore sei?

   Pessimo. Da giovane ho letto moltissimo, ora mi annoio.

D.Si nasce scrittori o si diventa tali?

Credo che lo si possa diventare, ma qualcosa nel dna ci dovrà sicuramente essere.  

Proverò a chiederlo a mio nonno, lui si chiamava Mario Lieto Isone ed era un autore teatrale.


Potete leggere questa intervista anche su latinacorriere.it

A presto

Clelia

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