I MIEI LETTORI

mercoledì 12 ottobre 2016

Intervista col creativo! Design e creatività: ecco il mondo di Eleonora

Quest'oggi vi presento Eleonora, giovane creativa sarda che ci porterà nel suo mondo fatto di design , scrapbooking e molto altro.
Si racconta e  presenta le sue creazioni in un blog davvero molto ricco di ispirazioni .
Inoltre ha un canale youtube sul quale potrete trovare tanti utilissimi tutorial : la sua voce pacata e dolcissima vi guiderà passo passo e tutto vi sembrerà realizzabile!
Non ci resta che approfondire la sua conoscenza.
D. Ciao Eleonora, ancora un'ospite di Intervista col creativo regalataci dalla terra sarda: è possibile che la bellezza della vostra regione abbia un'influenza molto positiva sulla creatività ?
Ciao! Sì esatto sono sarda, anche se di sangue misto a quello siciliano.
La vita in un’isola condiziona parecchio la creatività e le scelte di vita dei sardi.
Noi tendiamo sempre a fare di più perché percepiamo la barriera del mare e cerchiamo il modo di farci strada esprimendo tutto con l’arte.
Questo dà sempre origine a qualcosa di originale ed estremamente passionale.
Fonte: http://www.eleonoragalvagno.altervista.org/


D. Ci parli di te e di come è evoluto il tuo spirito creativo?
Il mio spirito creativo è sempre esistito. Fin da piccolissima ho sempre visto il mondo con gli occhi della fantasia e già dalle prime scuole ero in grado di disegnare e scrivere avventure e brevi racconti che puntualmente venivano letti agli eventi scolastici.
La carta è il mio elemento. Non è mai mancata sulla mia scrivania e quando giocavo nella mia cameretta creavo tutto con essa, dai vestiti per le bambole agli astucci porta penne.
Nell’ adolescenza questa creatività si è concentrata sopratutto nel disegno artistico e in quegli anni ho prodotto moltissime tavole con personaggi di fantasia.
Tutto però si è concretizzato durante l’università, quando frequentando il corso di Design della facoltà di Architettura, ho potuto studiare argomenti come il colore, la progettazione di un oggetto, la grafica, l’animazione 3D e la composizione video cinematografica.
A quel punto grazie all’Erasmus a Lisbona, ho conosciuto la vera arte della lavorazione della carta, entrando a contatto con professionisti del packaging e della decorazione cartacea.
Per finire ho trasportato questa passione anche al mio lavoro da interior designer, creando come tesi del Master frequentato a Firenze, degli ambienti ricchi di decorazioni e studiati per colpire nell’impatto visivo.
Fonte: http://www.eleonoragalvagno.altervista.org/
D. Grazie alle mie interviste ho potuto approfondire la mia conoscenza dello scrapbooking , tecnica della quale anche tu sei una vera esperta .Addirittura produci tu stessa le carte decorative è vero?
Certo, come ho già detto i miei studi mi hanno portato ad approfondire molti programmi grafici a livelli professionali, ho sempre messo a disposizione quelle che erano le carte che io stessa producevo per i miei lavori, e che poi sono piaciute tantissimo anche al pubblico.
Sto lavorando attualmente ad una linea di carte che verrà messa in commercio per una azienda italiana, di cui posso ancora dire poco, ma diciamo che presto vedremo in vendita finalmente delle carte materiali, create da me.
Le carte possono essere ancora scaricate gratuitamente qua 
raccoglitori fai da te per carte scrap
D. Nel tuo universo craft però non c'è solo lo scrap : vuoi parlarci dei tuoi altri interessi creativi?
Sono una persona estremamente curiosa e mi butto a provare tante cose.
Lo scrap non mi abbandona mai perché è il mio mondo, ma ho avuto dei periodi di sperimentazione di altre forme d’arte come la lavorazione della Pasta polimerica, che ancora oggi pratico ogni tanto, la bijotteria con perline, il cucito creativo, acquerello, ma anche trucco e nail art.
orecchini in pasta polimerica
D. Possiamo dire che tu sei una creativa "titolata" e non improvvisata: hai studiato presso un'Accademia d'arte e design . Quando hai avuto chiaro nella mente che il tuo futuro dovesse essere guidato dalla fantasia e dall'arte ? Come era Eleonora da bambina?
Esatto, come ho detto da bambina ero già molto creativa, ma non immaginavo che questo si potesse tradurre poi in un vero lavoro da adulta.
Una cosa l’ho sempre saputa fin da piccolissima, soprattutto quando al Catechismo ci insegnavano che ognuno aveva ricevuto dei Doni alla nascita: io sapevo che avrei dovuto usare il mio.
Durante poi tutta la mia vita scolastica ho sempre avuto intorno persone che osservavano quello che facevo e spesso venivo imitata.
Inoltre per un certo periodo avrei voluto fare la maestra da grande, perché tendo a spiegare quel che faccio in maniera più chiara possibile. Oggi uso queste due caratteristiche per creare tutorial e realizzare gli oggetti dei desideri delle persone.
vaso in pasta di mais
D. Dove trai l'ispirazione per i tuoi lavori?
Devo dire che l’ispirazione non mi è mai mancata per un solo giorno in vita mia!
Per ogni progetto che riesco a fare ne ho in mente altri dieci.
Per me tutto è fonte di ispirazione, da una forma della natura a dei colori su una confezione al supermercato, nella mia mente tutto prende forma prima che si concretizzi.
Poi però devo fare i conti con il tempo, ne ho sempre troppo poco!

fiori di carta

D. A differenza di un tempo , credi che oggi si possa vivere d'arte ?
ci sono maggiori possibilità per coloro che vogliono fare del loro estro creativo un lavoro? 
Oggi l’arte è percepita in maniera decisamente diversa.
Un tempo remoto tutto era fatto a mano e le industrie erano il progresso, per cui era visto come qualcosa di maggior valore. 
Oggi tutto è industriale, tutto è omologato, standard.
Le persone oggi desiderano la personalizzazione, qualcosa di unico che non ha nessun altro.
Ecco perché gli artisti sono sempre più apprezzati.
Anche se il poter vivere d’arte non è sempre possibile, e io non mi sento di consigliare a nessuno di dedicarsi solo a quello ancora.
Bisogna avere le spalle coperte e poi si può in aggiunta avere dei ricavi dalla propria arte.
stella di natale di carta
D. Design , questo sconosciuto! Ti va di spiegarci in modo semplice cosa sia e perché tutto ciò che è di design è in genere un po' strampalato ?
Questo tema a me è molto caro.
Oggi tutti si definiscono designers, come molti altri si definiscono chef, ma non è proprio così.
Questo termine non sempre viene usato da chi realmente ha i titoli per farlo.
Il designer è colui che progetta, esistono vari tipi di design, c’è quello di prodotto (es. una macchina o il barattolo dello shampoo), oppure il design di processo che invece si occupa di progettare un servizio per le persone, come la segnaletica di un aeroporto o la gestione di un’agenzia turistica.
Non si può inventare un oggetto senza sapere dietro cosa si deve considerare, per questo esistono degli studi approfonditi.
Quello che normalmente la gente crede essere design è in realtà arte.
L’arte applicata a una sedia, a una lampada ecc. ma dai miei studi ho appreso che in Italia non esiste ancora la categoria Designer come invece accade in altre nazioni. Ecco perché crea confusione.

album vintage

D.Cosa farà Eleonora da grande?
Ho molti progetti in mente.
Preferisco tenerli nel mio profondo, ma di sicuro la creatività e la fantasia inesauribile e incontenibile che mi contraddistinguono saranno protagoniste.
D. un sogno nel cassetto che è diventato realtà
Ho tanti sogni nel cassetto e pian piano alcuni di questi si stanno avverando.
D. preferisci un giorno di sole o uno di pioggia?
Decisamente il Sole.
candele profumate fai da te
Certo non ci aspettavamo risposta diversa : il sole brilla in ogni creazione di Eleonora!
Curiosate nel suo mondo , ne resterete affascinati
Prima di lasciarvi , vi ricordo che chiunque fosse interessato a far parte di questa piccola comunità di Intervista col creativo! e voglia raccontarci la sua passione per il fai da te, l'arte e la creatività , può lasciare un commento o scrivermi a io.clelia@gmail.com.
Tutte le interviste potete leggerle anche su latinacorriere.it 
A presto
vi abbraccio
Clelia 

lunedì 10 ottobre 2016

Pasticci e capricci! Una decorazione autunnale tutta riciclosa

Per la rubrica "Pasticci e capricci!" oggi la storia di un vecchio annaffiatoio che ambiva a divenire vaso.
C'era una volta un triste annaffiatoio : da tempo giaceva abbandonato in un angolo . Era bucato e perdeva acqua. A cosa può servire mai un annaffiatoio in tali condizioni ?
Buono solo come covo di ragni ! Ecco questo pensava ormai rassegnato  il poverino!
Ma ecco che Aurora e Martina , un bel sabato d'autunno , di ritorno da una passeggiata al parco , con sacchetti pieni di pigne , ghiande e ramoscelli hanno una bellissima idea: trasformarlo in una decorazione autunnale per la casa della loro zia preferita che , per mia fortuna sono proprio io


.
Ed ecco il risultato del loro lavoro 

Io lo trovo stupendo! Ha i colori caldi e rassicuranti dell'autunno ma già ci porta un con il pensiero al Natale per via di quelle "palline" brillanti che sorridono allegre sui ramoscelli .
Ecco come hanno realizzato il loro piccolo capolavoro .
Dopo aver chiesto gentilmente ai ragni di trovarsi una nuova abitazione , hanno spolverato con un panno morbido il malconcio annaffiatoio.
Quindi lo hanno riempito con dell'ovatta con lo scopo di tener fermi i ramoscelli al suo interno ma anche di simulare una bella nevicata . Resa ancora più realistica con una bella spruzzata di neve artificiale su tutto l'insieme.
Quindi hanno preso delle piccole pigne decorative che conservavo nelle mie "scatole dei lavoretti" e le hanno incollate sui ramoscelli con la colla a caldo.
Questo lavoro lo hanno fatto sotto la mia supervisione perché la colla a caldo si sa è un tantino "scottante" e se non si sta attenti ci si può anche far male.
In realtà , proprio per ovviare a tale problema , avevamo pensato di utilizzare il vinavil o dell'attaccatutto ma senza successo : tempi di asciugatura troppo lunghi per il primo e pericolo tossicità per il secondo.
Nel frattempo la piccola di casa ha "dipinto" tutti i dischetti di legno con la colla brillantinosa color oro .
I dischetti sono stati poi incollati sui ramoscelli come tante palline . 
Tre pigne sono state legate ai rami con un filo trasparente elastico che usiamo per fare le collane . 
Devo dire che quest'ultima è stata proprio una bella idea perché  le pigne sembrano letteralmente sospese nel vuoto e ogni tanto oscillano lievemente con un movimento molto delicato che mi piace tanto tanto.


Infine , con l'unico rotolino di carta igienica che avevamo conservato abbiamo realizzato un "fiorellino" o una stella così come avevamo visto fare qui ....  decorandolo con i brillantini dorati giù utilizzati per i dischetti di legno .Al centro abbiamo messo il "cappellino" di una ghianda.
Ecco qui , ora il vecchio annaffiatoio è diventato un bellissimo vaso ! E se ne sta tutto orgoglioso nel mio soggiorno , guardandomi impettito e di nuovo felice!
Ci vuole davvero poco per riempire un pomeriggio d'autunno e ridare dignità a piccole cose che ci regala la natura o ad oggetti che possono ancora essere utili .
Voi cosa pensate di questo progettino ricicloso ?
Un buon inizio di settimana a tutti voi
A presto
Clelia 

mercoledì 5 ottobre 2016

Intervista col creativo! Direttamente da Chicago .... Diletta


Quando ho iniziato questa serie di interviste avevo ben chiaro in mente quale fosse lo scopo e la strada da seguire .
Però spesso le idee vivono di vita propria, seguono percorsi che non ci eravamo neppure immaginati .
Non sono e non saranno da meno le mie interviste . L'unica cosa certa è che tutti , ma proprio tutti coloro che sentiranno la necessità , il desiderio , la motivazione di parlare di creatività,saranno i benvenuti .
Questa premessa perché l'intervista di oggi è  diversa rispetto a tutte quelle finora pubblicate.
Diciamo subito che Diletta vive e ci segue da Chicago.
Ha un sorriso che ti conquista ed è una fonte inesauribile di idee che trova ovunque sul web e poi condivide e realizza lei stessa.
Aveva espresso il desiderio di essere intervistata e quindi eccola tra noi .
D. Se non si inventa nulla , ma si realizza con le proprie mani qualcosa si è comunque degli artigiani. Sono sicura che non ti manchino fantasia ed idee. Cosa frena il tuo spirito creativo ? te lo sei mai chiesta?
Cara Clelia , come ben dici tu sono una piccola artigiana . Con tante idee che magari non so mettere a fuoco 

D. sei una fonte inesauribile di condivisioni . Lavoro prezioso il tuo perché aiuta a veicolare progetti ed idee. Quali sono le creazioni che preferisci realizzare ?Ci sono tecniche che ti piacciono più di altre?
Le creazioni che più mi interessano sono quelle fatte con l'uncinetto : centrini , fiori ecc. 
Da un paio di anni ho scoperto su Youtube nuovi punti e tecniche che ho appreso con entusiasmo perché ciò ha allargato la mia cultura su questo campo. 
Mi piace anche lavorare con i ferri . Mia madre mi insegnò da piccola. Però sono molto più pratica con l'uncinetto.
Da poco ho appreso anche il lavoro tunisino , però non mi alletta tanto.

D. Vivi a Chicago! Raccontaci un po' di te e delle tue esperienze
Mi sono sposata in Italia , ma vivo qui a Chicago .
Mio marito lavorava qui , ma adesso è in pensione.
Ho tre figli .
E' da più di sei anni che realmente ho ripreso la mia passione di lavorare all'uncinetto , facendo cosine per amici e famiglia.
Spesso mi suggeriscono di usare la mia arte per business, ma non so se ne sarei capace
D. Sei fortunata secondo me perché, senz'altro , conosci bene l'inglese e , quindi , potrai seguire con facilità gli innumerevoli tutorial che si trovano in rete e che sono spesso un ostacolo per molti di noi. La creatività sarà certo uguale in tutto il mondo , ma trovi delle differenze tra le cose che piacciono agli americani e quelle che interessano noi italiani?
E' vero , tanti tutorial sono in inglese e li seguo molto bene. Alle volte però ne trovo alcuni in lingua latina che ,  a parte qualche parola , riesco comunque a seguire visto che conosco già bene i punti da fare.
La differenza tra noi e gli americani ?  Loro sono molto patrioti e sportivi : vivono una vita piena di attività ma non si curano tanto dell'apparenza come fa , invece, l'italiano che è sempre raffinato e ben vestito.

D. Quando si realizza qualcosa con le proprie mani , le soddisfazioni sono enormi. quali sono i tuoi sentimenti e le tue sensazioni in proposito?
Quando realizzo un lavoro e vedo che piace a chi lo dono per me è una grande gioia . Mi rende soddisfatta perché ho fatto felice qualcuno .
A me piace dare più che ricevere. 

Tramite facebook ho conosciuto una persona. Giocavamo insieme ad un gioco online: siamo rimaste amiche, così due anni fa , per Natale , le ho mandato degli oggetti natalizi fatti da me.
Lei è rimasta molto sorpresa . In seguito le ho mandato un angelo : lei lo ha incorniciato , ha fatto una foto e me l'ha mostrata dicendomi che così non si sarebbe mai rovinato!
Le ho fatto anche un cappello e lei ha continuato a sbalordirsi.
La scorsa settimana mi è arrivato un pacchetto. Me lo mandava lei . L'ho aperto e ho trovato due presine ed un breve scritto con parole che mi hanno fatto scendere le lacrime dagli occhi per la commozione.
Ti ho raccontato questo per dirti che un lavoro fatto con le tue mani parla di te , trasmette il tuo amore , pensi a quella persona ad ogni punto .

D. Quando confezioniamo sciarpe e cappellini li facciamo per tutta la famiglia. Come vivono i tuoi cari questa tua passione?
I miei ragazzi sono felici quando gli faccio i cappelli , sciarpe per le amiche o presine varie.
A mia madre, un'estate che fui da lei , ho fatto tanti fiori e centrini per la camera da letto.

Devo dire che questa foto esprime senz'altro la gioia dei ragazzi di Diletta. Non pensate anche voi che sia così?
E con i loro sorrisi Didi ci saluta.



E a noi non resta che riflettere sul grande , magico potere della creatività : ci rende  persone migliori . Generosi ,abili , rilassati, intuitivi , estrosi ,fantasiosi . In una parola : felici !
Voi siete d'accordo?
un abbraccio a tutti
Alla prossima intervista
Clelia 

martedì 27 settembre 2016

Intervista col creativo! La fantasia emotiva di Giovanna

La creativa che vi presento oggi ci riporta nel mondo colorato degli amigurumi.
Si chiama Giovanna ed ha un blog davvero molto carino dove amanti del genere e non potranno trovare ispirazione ed utili suggerimenti . Ma attenzione , non solo amigurumi nel mondo creativo di Giovanna. C'è spazio davvero per tutto! 

D. Giovanna quando l'hand made diventa estremo?
Oh.. beh, io penso che per capire quando l’hand made diventi estremo basterebbe fare un giro per casa mia..
Ecco un esempio :

Io cerco di fare in casa qualsiasi cosa sia possibile, anche se questo comporta dover imparare tecniche nuove o reperire ingredienti impossibili, o attrezzi introvabili. 
Mi piace così, non c’è un motivo ben preciso, e in effetti non ho neanche mai cercato di capirlo. 
Nel mio salotto ci sono tavolini fatti da me, mobiletti, scaffali .. e poi sapone, detergenti vari, deodoranti, creme cosmetiche, prodotti di make up .. insomma .. un monte di cose .
Devo dire che è una grande soddisfazione.. poi quando si tratta di oggetti particolari .. li tratto come mie creature .. sono affezionata a loro.

D.Ti definisci una sognatrice inguaribile ( "male" che ci accomuna) : stai tentando di guarire, o pensi che sia meglio guardare la realtà con un fare più scanzonato?
Guarire .. noo, e come potrei ?!
Non posso pensare di dover affrontare la vita con spietato realismo, non potrei sopportarlo.
Sotto alcuni aspetti sento di essere estremamente sensibile, a volte mi accorgo di piccolezze che per la maggior parte delle persone non contano.. tipo nei comportamenti di tutti i giorni o negli approcci più disparati, se li vedessi con occhi razionali andrei in paranoia..
Naturalmente a tutto questo si deve abbinare il buon senso .. mi piace sognare ad occhi aperti .. ma sto bene attenta di non farmi travolgere ..
Mi piace questa cosa di stare in bilico, mi rende attiva, e mi stimola di più .. soprattutto quando non trovo impulsi dall’esterno, o da ciò che mi circonda .
Il mio lavoro principale mi tiene incollata alle carte ed al pc per 8 ore al giorno, se non avessi uno sfogo nel sognare ad occhi aperti .. non sarei me stessa !

D.Come è nato Amy Mamy ? Perchè la scelta di questo nome?
Il nome AmyMamy nasce da una accurata selezione ( ahaha .. non è vero )
Il fatto è che i rimedi della nonna, l’uncinetto, il fai da te, l’usare le mani.. ho sempre immaginato tutto questo come il mio sedativo, come se fosse la soluzione per calmare i nervi, per ridare luce a una giornata grigia, per superare momenti difficili insomma ..
e quindi cercavo un nome ed una immagine che potessero dare un senso di calma, che fossero rassicuranti, come lo sono le nonne, o quelle persone che sembra che abbiano una soluzione efficace a tutto .. allora una sera, prima di addormentarmi mi è venuto in mente
Amy = amigumumi / Mamy = vezzeggiativo di mamma
Quindi la mammina degli amigurumi .. e filo e uncinetto alla mano, mi è uscita la kokeshi del logo .. quella che tutto fa , lei è AmyMamy .. e io ne sono innamorata.
Eccola Qui .. è lei

D.Il gatto , animale misterioso e dalla forte personalità : ci parli della tua passione per lui?

Passione.. mi sa che non avevo mai dato questa definizione .. mi spiego.. io la trovo una cosa così naturale, sono figli felini per me, amo tutto di loro.
Sono sempre stata affascinata dal loro temperamento estremamente volubile, misterioso, ma anche dolcissimo ..
Ognuno di loro ha un carattere proprio che difende con grinta, proprio come dovremmo fare noi tutti i giorni ..
Non credo potrei farne a meno nella mia vita ..
Hanno tutto in loro .. momenti di svago, momenti seri, dolcezza, durezza quando necessario, momenti buffi .. sanno ESSERE .. e questo è bellissimo

D.Quanto Giovanna ha di felino in sé ?
Credo di assomigliargli molto, ma non mi sognerei mai di essere alla loro altezza ..
Sicuramente sono consapevole di avere un carattere particolare, indipendente e anche testardo .. decido sempre per conto mio ed è raro che mi faccia influenzare dalle opinioni altrui..
Questo forse è il felino che è in me ..

D.Quanto tempo dedichi alla tua creatività?

..ehhehe .. domanda facile .. tutto quello che ho.. libero
Tutto il tempo dopo il lavoro, ma se ho un progetto in corso e non vedo l’ora di vederlo finito, allora anche il pranzo.. e la notte direi ..
Amo sempre ciò che faccio .. ma raramente il risultato mi piace, sono molto critica con me stessa..
Il problema più grande è la mia immaginazione.. mi spiego :
prima di iniziare un progetto, ho già un’immagine ben precisa in mente, spesso è quasi perfetta con tutti i cuoricini annessi .. ma non riesco mai a realizzare qualcosa che sia esattamente come lo avevo immaginato .. ci arrivo sempre molto vicino, ma non è mai uguale, però non vedo l’ora di vederlo finito, e quindi ci dedico molto tempo
D.A parte gli amigurumi ci sono altre tecniche ed altri materiali con i quali ti piace cimentarti?
Si certo,
faccio gioielli al chiacchierino,
ricamo,
realizzo oggetti in fimo,
gioielli in carta riciclata,
rimetto in sesto vecchi mobili,
a volte mi creo vestiti,
faccio cosmetici naturali per me e la mia famiglia,
faccio da imbianchina per me e per le case degli amici,
decoro i muri a mano libera,
mi piace molto decorare le torte, soprattutto con fiori che creo a mano libera con la pasta di zucchero
… e poi, chissà quante altre cose farò in futuro
D.Come si inventa uno schema amigurumi?
Mh.. questo è un argomento interessante, mi viene chiesto spesso, ma è molto difficile da spiegare.
Quello che di norma si dovrebbe fare è :
partire da un disegno
decidere le proporzioni
buttare giù una prima bozza di schema e poi cominciare a provare ..
Di norma.. ma siccome io nn sono nella norma ..
non riesco mai a spiegare come faccio !

M a ci posso provare :
  1. immagino ciò che voglio fare,
  2. poi valuto lo spessore del filato e il numero di uncinetto, soprattutto in base a come voglio che sia la “grana” per così dire, della mia creazione
(cioè se lo voglio più liscio e compatto utilizzo un cotone sottile, n° 8 oppure n°5 ed un uncinetto adeguato , tipo 1.5 mm oppure 1.75 mm
se invece non ho questa esigenza, e voglio che a colpo d’occhio siano più evidenti i punti, allora utilizzo cotone adatto per uncinetto 2, 2.5 oppure 3mm )
in rari casi eccezionali, tipo per alcuni animaletti, se voglio che siano leggermente pelosi, allora utilizzo l’acrilico.
Scelgo i colori, e comincio .. ebbene si.. non faccio disegni e neanche ipotesi di schemi .. prendo filo ed uncinetto, e tutto vien da sé;
A volte mi capita di indovinare la forma al primo colpo, mille altre volte no, e quindi riprovo fino a che non sono soddisfatta
In questo modo però è difficile prendere appunti, perché gli aggiustamenti li faccio in corso d’opera, senza calcolarli, “ad orecchio” direi, e spesso non li ricordo.. ma mi sto attrezzando con un registratore !
Se vorrete provare a realizzare una delle mie creature, lascerò un piccolo schema in fondo, semplice e veloce..
D.Dammi il tuo significato di fantasia.
Come posso dare una definizione alla fantasia,
per me la fantasia è libertà ..
Le cose che mi vengono meglio sono realizzate in momenti di stress, oppure quando sono arrabbiata, oppure quando sono molto serena ..
E’ il risultato delle mie emozioni, il concretizzarsi dei miei sentimenti..
E’ solo questo


D.Ricordi quale è stata la tua prima creazione?
In termini di amigurumi si, certo, ancora ce l’ho , una piccola piovra che tra l’altro è al contrario.. mi vien da ridere se ci penso, come avrò fatto poi,
l’ho lavorata dall’ interno e quindi la parte che si vede è il rovescio del lavoro ,
però è così tenera..


In termini di creazione, in generale, la prima cosa di cui ho memoria è un paio di scarpette da ballerina artigianali:
quando avevo circa 10 anni .. desideravo così tanto un paio di scarpette da ballerina, ma io non andavo a scuola di danza e forse neanche mi interessava, volevo solo le scarpette ..
e allora le ho costruite da me, erano tutte rosa, con i nastrini bianchi,
certo erano cucite male, con i punti larghissimi e un po’ sformate,
ma me ne ricorderò per sempre perché fu la prima volta che feci di tutto per raggiungere il mio sogno, e a mio modo ci riuscii .
In conclusione vorrei dire che ..
Considero un privilegio incontrare delle persone che hanno interesse per quello che faccio, e per quello che amo,
quindi ringrazio tutti quanti vorranno leggere, e te Clelia, che mi dai la possibilità di raccontarmi !
Come sempre sono io che ringrazio voi creativi che vi lasciate intervistare e venite a raccontarci i segreti e la magia della vostra fantasia e della vostra immaginazione.
Ed ora eccovi il tutorial che ci ha regalato Giovanna .
Ranocchia con gli occhioni


Occorrente :
filato verde,
filato bianco per gli occhi,
filo nero per rifinire gli occhi ( giusto un capo ) e ricamare la bocca,
filo fucsia per ricamare le guanciotte,
filo rosso per ricamare il dettaglio della bocca
uncinetto nella dimensione adeguata
imbottitura
ago
per incollare gli occhi alla parte posteriore in verde io ho utilizzato la colla a caldo,
ma se volete potete cucirli,
( io ho scelto la colla per evitare di maneggiarli troppo e quindi di deformarli cucendo )
….e… un po’ di pazienza
Abbreviazioni utlizzate :
mb = maglia bassa
aum = aumento
dim = diminuzione
Iniziamo !
Con il verde facciamo una sfera semplice

Testolona :
1) Cerchio magico con 6 maglie basse
2) 6 aumenti ( tot 12 mb )
3) 1 mb – 1 aumento , ripetere per tutto il giro ( tot 18 mb )
4) 2 mb – 1 aumento, ripetere per tutto il giro ( tot 24 mb )
5) 3 mb – 1 aumento, ripetere per tutto il giro ( tot 30 mb )
6) 4 mb – 1 aumento, ripetere fino alla fine del giro ( tot 36 mb )
7) 36 mb
8) 36mb
9) 36mb
10) 36mb
11) 4mb – 1 diminuzione, ripetere fino alla fine del giro ( tot 30mb )
12) 3mb – 1 diminuzione, ripetere fino alla fine del giro ( tot 24 mb )
13) 2mb – 1 diminuzione, ripetere fino alla fine del giro ( tot 18 mb ) – io consiglio di
imbottire qui
14) 1mb – 1 diminuzione, ripetere fino alla fine del giro ( tot 12 mb )
15) 6 diminuzioni – chiudere
Eccola qui, la testa-base è finita
Ora ci occupiamo degli occhi, in modo che non la lasciamo lì, triste e senza espressione ..e le permettiamo di guardarci 

Occhi :
parte posteriore, con il verde :
1) Cerchio magico con 6 mb
2) 6 aumenti ( tot 12mb )
3) 1 mb – 1 aum ( tot 18 mb )
chiudiamo per bene ma lasciamo il filo lungo, servirà per cucire gli occhi alla testa
Ne dobbiamo realizzare due pezzi
Pupilla, con il bianco :

1) Cerchio magico con 6 mb
2) 6 aumenti ( tot 12mb )
3) 12 mb
4) 12 m , imbottire
5) 6 dim - chiudere

Chiudiamo, ne realizziamo sempre due pezzi,
con la colla a caldo incolliamo le pupille alla parte posteriore in verde ( come foto ) .

bene, ora potete decidere se attendere di aver completato tutti i pezzi, e quindi assemblare alla fine, oppure.. come me.. assembliamo pezzo per pezzo per vedere come man mano la nostra creaturina cresce ..

il ricamo degli occhi conviene farlo dopo averli fissati sulla testa, in modo da dargli la giusta espressione.

Bene, ora possiamo realizzare le zampette,
sono solo due pezzi, e sono così :
con il verde
1) Cerchio magico con 8 mb all’interno
2-17) Dal giro 2 al giro 17 continuare con 8 m
2) A questo punto dobbiamo dare una leggera forma su un lato, che rappresenta la punta della zampina , quindi facciamo : 3 mezze maglie alte nello stesso punto, una maglia bassissima nel punto successivo, 3 mezze maglie alte nello stesso punto successivo

Ora possiamo chiudere, ed imbottire
Dopodiché dobbiamo appiattire la punta in questo modo
E cucire per chiudere

Ora possiamo cucire le zampe alla testolona, piegandole in due, come se fossero pronte per saltare ..
Ricamiamo la bocca, gli occhi e le guanciotte ..

Ed ecco la nostra piccola ranocchia pronta per spiccare il suo salto verso chiunque voglia prendersene cura !!
Baci
AmyMamy


Che dire ? Io la trovo dolcissima! E voi cosa ne pensate?
A questo punto vi lascio e vi do appuntamento alla prossima intervista .
Un abbraccio a tutti