Siamo insieme ad un ospite speciale: Francesco Gungui,
Non solo uno scrittore affermato ma anche un book coach, insomma l'allenatore giusto per tutti coloro che amano scrivere ma hanno bisogno di qualcuno che li segua e li guidi attraverso la sua esperienza .
Ciao Francesco , benvenuto. Quando hai capito che la scrittura sarebbe stato il tuo futuro?
Dopo il successo di “Mi piaci così” con Mondadori nel 2008, e nel corso dell’anno successivo, quando il libro è diventato un Oscar bestseller ed è stato pubblicato anche all’estero, in Europa e in Sud America.
Perché scrivere? e soprattutto , per chi?
Per me è potentissimo mezzo di espressione. Mi permette di creare un mondo di valori condiviso coi miei lettori. Allo stesso tempo, la scrittura rappresenta per me un momento quotidiano di meditazione. Rielaborando la mia vita e le mie esperienze in un romanzo, trovo nuovi sensi e nuovi significati a ciò che mi accade ogni giorno.
Francesco Gungui . Fonte: web |
I primi tuoi lavori sono indirizzati ai giovani : quanto è importante e difficile scrivere per bambini ed adolescenti?
È importante che i più giovani leggano e che trovino storie in cui identificarsi, romanzi vicini alla loro realtà che li aiutino a rafforzare le proprie abilità di lettori in vista magari di libri più complessi. La difficoltà consiste forse nell’essere autentici e nel non creare “prodotti” ma sempre e comunque grandi avventure.
C'è qualche autore al quale ti ispiri per le tue opere?
Nick Hornby è sempre stato un mio modello. Nei suoi libri ho sempre trovato il giusto equilibrio tra ironia, divertimento, dolore e riflessione.
Tra le tue pubblicazioni c'è anche una trilogia fantasy "Canti delle terre divise": raccontaci brevemente il percorso creativo che ti ha portato a scriverla.
È stata un’illuminazione: trasformare la Divina Commedia in un romanzo di fantascienza. Mi è subito sembrata una grande idea. Così l’ho proposta agli editori ed è piaciuta. Credo che il successo di Inferno prima, e poi di Purgatorio e Paradiso, dipenda anche da questo periodo editoriale che stiamo vivendo e che punta molto alla riscoperta dei classici anche attraverso nuove interpretazioni.
Francesco da bambino : come era? Quali i suoi sogni e le sue paure?
Amavo disegnare e inventare storie. A dieci anni volevo fare il veterinario. A diciotto volevo diventare un pittore. La scrittura, in un certo senso, era per me un piano B che poi ha preso il sopravvento.
Parlaci del tuo ultimo lavoro "Tutto il tempo che vuoi", questa volta diretto ad un pubblico più adulto.
Dopo quindici romanzi rivolti a ragazzi e giovani adulti, era per me arrivato il momento per raccontare qualcosa degli ultimi quindici anni della mia vita. In un certo senso, i miei romanzi crescono con me, così come i miei lettori, molti dei quali ora non sono più giovani adulti ma adulti veri e propri che continuano a seguirmi.
fonte: web |
Progetti e sogni di Francesco per il prossimo futuro
Un nuovo romanzo nel 2018, una nuova storia che racconterà anche dell’esperienza della paternità e, più in generale, della famiglia.
La giornata tipo di uno scrittore
La mia giornata comincia alle sei e mezza. Bevo il primo caffè e comincio a scrivere. Poi mi fermo alle otto per fare colazione con i miei figli e mia moglie. Alle nove e mezza mi rimetto al lavoro. Di solito al mattino scrivo i miei libri e al pomeriggio lavoro ai miei editing e mi incontro con gli autori che seguo.
Almeno tre libri che hanno lasciato un segno nella tua vita di lettore.
In ordine sparso: Un ragazzo, di Nick Hornby. La storia infinita, di Michael Ende. La famiglia Winshaw di Jonathan Coe, Demian di Hermnan Hesse, Il maestro e margherita di Michail Bulgakov, Libertà di Jonathan Franzen, Qualcuno con cui correre di David Grossman.
Qui termina l'incontro con Francesco.
Io vi do appuntamento a prestissimo e vi auguro un buon fine settimana .
L'intervista potete leggerla anche su latinacorriere.it
Un abbraccio
Clelia
Bellissima intervista ed un romanzo che vorrei leggere al più presto! :)
RispondiEliminaComunque io sono Anna e sono una tua nuova follower :) Se ti va ti aspetto da me, sei la benvenuta!
Cara Anna, piacere di conoscerti. Ho visitato il tuo blog e mi sono unita anche io ai tuoi lettori fissi. Mi piace molto e sono felice di far parte del tuo spazio.
RispondiEliminaUn abbraccio
Clelia